martedì 11 giugno 2013

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Mi dice la madre della mia ragazza che nell'orto dietro casa c'è un grillo talpa. Un grillo talpa.
Vai, vai a vedere che ha tagliato tutto
Tagliato? ma come - dico io - possibile? i pomodori che abbiamo piantato, le cipolle e tutto il resto?
Eh
Anche i fiori?
Eh
Così vado a vedere.
Sapete come opera questo grillo talpa? che badate bene, non è né grillo - perché non salta - né talpa - perché si, scava, ma non è teneroso. Anzi, fa schifo. Ebbene, di notte esce dal suo lercio buco sotto terra e si sceglie una pianta. Ora non so se segua determinati odori o elementi nutritivi, fatto sta che si attacca sempre a cose che abbiamo comprato. Se per caso ci fossero, non so, delle fragole selvatiche, o anche della salvia cresciuta da sola, lui no: nossignore, neanche le guarda 'ste cose. Su tutto ciò che invece abbiamo acquistato, piantato, concimato e curato, beh, su tutto questo si scatena senza complimenti.
Eccolo qui.




Potrebbe benissimo essere dall'aspetto un pokemon coleottero-roccia, o una bestia estinta. Invece no, esiste ancora e si trova nel mio orto. E agisce così: usa le due tenaglie intorno alla testa per SEGARE le piante vicino al terreno. Quindi non da un morsetto, come le lumache; non intacca gli ortaggi come un passerotto qualsiasi; no, lui le sega, taglia finché la pianta non cade come un albero accettato, ne mangia un bocconcino e se ne torna nel suo dannato buco sognante a ridere di me, che le ho piantate. Perché, vedete, sono sicuro che rida, se ne sta la sotto e ride come solo chi striscia nella terra può farlo, lui e tutte le altre bestie maledette del sottosuolo.
E così, sempre la madre della mia ragazza, dopo essere andato a vedere, e aver visto le piantine di pomodoro piegate come soldati sconfitti, mi fa
Lo hai ucciso?
Certo, che ci vuole a trovare un grillo talpa nella foresta (l'orto è in una foresta, fantastico eh?), tra l'altro piove e ci sono più zanzare in quella zona che intorno a un bambino africano.
Eh ma bisogna ucciderlo, o ci taglia tutto
Bisogna ucciderlo, sì. Annuisco. Scartando katane e esplosivi, e evitando veleni, non resta che usare il cervello. Così, prontamente, mi metto subito a cercare una katana. Che però non ho. Cerco l'esplosivo ma non c'è neppure quello. Veleno?
Non usarne, rovinano il terreno
Dannazione, allora devo usare il cervello?
Eh
E usiamolo, che sarà mai. Se la mia specie non si è estinta vuol ben dire che in passato ha già sconfitto il grillo talpa, e come potrei essere da meno!
Allora, vediamo... una trappola, certo. Che ci vuole. Basterà segare una bottiglia di plastica, mettervi dentro scarti vegetali e attendere che la bestiaccia ci si infili dentro per gozzovigliare. In quel momento non resterà che... che beccarcelo. Certo non posso vivere nell'orto, e neanche sforzarmi di andare a controllare ogni ora. L'unica via, temo, è quella di trovarcelo proprio quando lo annaffio.
Certo che ci vuole culo. Nah, sempre stato sfigato. Che stupidino che sono però, fortuna, sfortuna, niente di tutto ciò esiste. Semplicemente deve accadere che entrambi nel presente ci ritroviamo lì. Questione di fato.
Sempre un bel culo ci vuole però.
E se... no, no. Però forse...no, neanche. Veleni si è deciso di no. Non saprei come fare, davvero.
Di sicuro ha dei predatori naturali, uccelli sicuro, essendo grosso anche gatti. Il cinghiale ce lo vedo poco a cercarlo, tuttavia non credo rifiuterebbe. Intanto credo si debba fare un po' di pulizia, evitare che qualcosa lasciato sulla superficie - come concimi e pezzi di ortaggi - lo attiri. Poi tenere acceso più spesso il fuoco sotto i ciliegi, il fumo da sempre noia a queste bestie. Infine, non trascurabile, fare casino. Girare la attorno e far sentire la propria presenza. Allora se è una creatura civile non può che andarsene.
Del resto prima o poi il gatto se lo mangia, o un uccello. Qui è pieno di uccelli, la mattina sembra di sentire esplosioni di stelle lontane miliardi di anni luce, suoni altissimi che hanno viaggiato nel buio cosmico. Invece sono uccelli, e voglio ben dire: mangeranno pure! Che faccia così schifo da non piacere a un uccello? [...]
In fondo cosa devo fare, Dio Sauron. L'idea della bottiglia non se ne parla ormai. Poi dico, anche fare casino, boh, troppe zanzare, di giorno, e di notte troppe lucciole, mi rincretiniscono, le fisso e ci vado dietro senza neanche accorgermene. Senza dimenticare i cinghiali, ci manca solo che mi carichino e sono apposto.
Ma cosa fare, cosa?!
Cosa?
Eh, cosa?
Ci ho pensato un po'. Poi per un po' non ho pensato dopodiché ho ripreso a pensarci. E poi ho capito, è naturale: fare finta che non esista. Non si è mai sentito che un problema sia stato risolto, ci si gira semplicemente intorno. E si fa da sempre. La ragazza si lamenta? dalle un motivo per non lamentarsi, ma quel primo lamento vive ancora
Non trovi lavoro? convinciti che non ti serve, rimanda. O fatti trovare tu
Quello strano bozzo non vuole saperne di sparire?  - Bozzo?? quale bozzo? sarà un'allergia
ecc ecc
In fondo la realtà ce la creiamo noi, è una proiezione cerebrale. E diavolo, ho viaggiato mondi oltre i mondi, navigato tra le stelle, forse non posso far finta che il grillo talpa non esista?

Ci vuole un balzo ferino della mente, uno scatto di non-reni. Orizzonto la mia mente e mi scindo, mi scindo in sfingi. E sono tutto il nulla che devo essere.
Ora scrivo una poesia su Yondo, sulla realtà che è solo apparenza. Quando l'avrò finita sparirò, e con me il grillo talpa. Io, forse, tornerò, ma del grillo talpa non sentirete mai più parlare. Perché non esiste.
Puff, sparito.

Ho deciso di perdermi
a Yondo
cado giù nel gorgo
come se... dove se...
Ogni notte
veglia sopra al giorno
non esiste Yondo
anche se... forse se...
Ogni orrore
viene dal profondo
volo giù nel gorgo
anche io... anche tu...
Ho vagato
solo e muto a Yondo
oltre ogni mondo
non c'è nessun mondo
solo gira il gorgo.




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