mercoledì 4 febbraio 2015

L'amicizia



Cos'è l'amicizia?
Io ho un amico. Il mio migliore amico è Bimbo, un gatto che amo molto. Lo spazzolo tutti i giorni, gli metto la pappina in bocca, lo carezzo e lo riempio di coccole. Presto attenzione affinché abbia tutto quello che occorre lui, uno spazio adatto in cui si possa muovere, dei comodi giacigli e tutto il resto.
Bimbo è morto due anni fa, però da allora gli voglio ancora più bene.
Occhi non ne ha più, due buchi vuoti si spalancano nella sua testa senza orecchie. Tuttavia è ancora pieno di vita, in lui brulicano eserciti striscianti di esserini, e quando lo sposto da una stanza all'altra si spargono tutt'intorno, trascinandosi frenetici sotto i mobili e sui tappeti. Anche loro sono miei amici.
Ultimamente Bimbo perde più pelo del solito. E inizia anche a perdere pezzi. Ho paura che a breve non potrò più spostarlo, ma non importa, sto già allestendo una stanza tutta per lui: la stanza di Bimbo.
A volte sembra muoversi, ma sono movimenti strani, come qualcosa che sotto la pelle avanza e arretra, avanza e arretra.
Ma io gli voglio bene così, lui è il mio amico.
Qualcuno può pensare che sia noioso avere un amico così. Oh no, niente affatto, no no, vi assicuro che non è così.  Ogni tanto torno a casa e lui non c'è.
Mi chiedo dove vada, eppure non lo vedo mai muoversi. A un certo punto mi giro e lui è lì, proprio come se non si fosse mai mosso. Eppure prima non c'era.
Così mi diverto a indovinare se c'è o non c'è, e se non c'è, dov'è?
Oh no, non ci annoiamo mai.

In ricordo di mia nonna morta un paio di mesi fa - ciao nonna



Ma ho anche un altro amico, anzi tanti. Un popolo di amici. Il popolo triste.
Questo perché il popolo triste piangeva se stesso.
Non era mai stato felice, e dall'alba del tempo si aggirava cupamente per il mondo. La sua gente addolorata non era povera o malata, ma covava rancore verso tutto ciò che ride. Loro non ridevano mai.
Le donne erano umili e scapigliate. I loro uomini silenziosi e imbronciati.
Si dirigevano stanchi da un posto all'altro, lamentosi e colmi di cordoglio.
Erano un cimitero errante.
Poi, come per caso, scoprirono di essere anche altro. Scoprirono di essere cattivi.
Così oltre che tristi si aggirarono feroci e pieni di nequizia e le altre creature presero a fuggirli come una peste. Per boschi e valli la notizia corse e tutti si armarono per fermarli.
E fu in quel momento che mi unii a loro, così diventammo amici.
Presi a fare lunghe discussioni coi loro uomini e ad osservare le loro femmine. Girai con loro e fui odiato e odiai, e fui triste anch'io, triste fino all'annientamento tanto che pensavo di morire.
Lo pensavamo un po' tutti, la cattiveria ci consumava fino a roderci dentro. E poi loro presero a morire davvero, perché erano più tristi che cattivi in fondo.
E persi tanti ottimi amici che si lasciarono andare, e io li lasciai e rimasi solo con me stesso, e mi chiesi: "cos'è l'amicizia quando si è soli?"
Diventa qualcos'altro?

Siamo tutti un po' tristi



E allora lo seppi. L'amicizia quando si è rimasti soli diventa Morte.
Fu così che Morte mi divenne amica.
Un'amica silenziosa, questo sì, in un certo senso assente ma sempre percepita affianco. Lei è con te dietro ogni tuo pensiero, e solo quando pensi intensamente a lei riesci a vederla: è nera e vuota.
Per assurdo se lei è pienamente con te tu non puoi esserci, per cui anche quando la vedi è altrove, ma promette sempre di giungere a trovarti.
Tra tutti i tipi di amicizia che ho subito e preteso quella con Morte è sicuramente la più costante; non saprei chi dei due lo sia di più, a volte io, lei lo è sempre. Ci troviamo e ci lasciamo quotidianamente, e alla fine ci vedremo un'ultima volta e poi mai più o per sempre, non so.
Lei è amica sia di Bimbo che del popolo triste, ed è proprio con loro che l'ho conosciuta meglio fino ad amarla.
Ho fatto un sogno, ero sotto un grande albero tra le cui fronde danzava il sole, e per la prima volta dopo tanto, tantissimo tempo stavo bene e tutto era in armonia.
Lì venne Morte e parve ridere di me. Poi mi fece intendere ch'era ormai ora di andare, così me ne andai, con la mia amica Morte, scorrendo via, come tutto scorre, anche l'amicizia, e Morte.






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