mercoledì 11 febbraio 2015

Il ritardo mentale



Esempio di ritardo mentale


La parola, la frase, il leitmotiv che ho sempre in testa è: RITARDO MENTALE
Una breve locuzione che contiene in essa l'essenza della nostra civiltà.
Lo si può scorgere ovunque, nelle pubblicità e sulle strade, nei discorsi degli altri e sulle facce dei giovani sempre più ritardati: le scuole producono ritardati mentali, i media ci vogliono tutti ritardati; chi ci governa, i mercanti, ci tratta già come fossimo irreversibilmente ritardati.
Tutto induce al ritardo tanto che il ritardo è un'abitudine, ci si abitua a esserlo, e come ogni abitudine diviene normale, tanto che il non-ritardato viene percepito come diverso, da evitare.
Ma come si fa a non essere ritardati in un mondo ritardato mentale?! AH! Forse che si può?
Brutti ritardati mentali!
Ma come, dove vivo io? al di là del muro, e tutti gli altri dentro? è questo che fa di me un non-ritardato? O sono io il ritardato per loro? e io, infondo, cosa sono?

Andiamo piano, con ordine. Ma anche no, che poi mi stufo, mi stufo di tutto, e mi passa la voglia. Insomma che per desiderare quello che le persone desiderano oggi, l'esser tutti uguali, fare tutti le stesse cose, e poi trovarsi una parte sicura e recitarla fino in fondo, è già quello da ritardati mentali; in un certo senso il modo in cui intendiamo la vita, l'esistenza, lo spazio che ci circonda e lo scopo in esso è ritardato. Il fine ultimo a cui non si pensa, l'attimo intenso in cui si pensa di aver capito, è ritardato mentale, noi stessi sbaviamo come lumache e saltelliamo sciocchi, perché ci piace, ci piace essere ritardati, il ritardo è la droga, ci si droga per ritardarsi, e chi non lo è abbastanza vuole essere più sciocco: non c'entra nulla con l'intelligenza, cos'è l'intelligenza? è il modo in cui viviamo, l'opulenza di alcuni, la lascivia di altri; il non sapere più niente, più niente sappiamo! il relativismo etico ci porta al ritardo.
Cos'è quello?
Mah, è una roba, che ti frega, tanto è tutto uguale.
È IL RITARDO MENTALE!
È ovunque, anche l'emotività è ritardata ormai, ci si emoziona per cose che dovrebbero invece farci incazzare, ci si emoziona per la finzione, perché non è vero, e non esiste più né falso né vero, il ritardo non distingue, tutto è lo stesso, tutto scorre ma scorre male, è tutto un grosso e sbavante e mostruoso ritardo mentale, ed è un ritardo volgare, meschino, senza neanche la ferocia delle cose pure, no!, è artificiale, indotto, è una moda, la moda dell'essere ritardati mentali.
- Alzi la mano chi non è ritardato.
- Io!
- Scherzavo, in realtà chi la alza lo è.
- Allora sono ritardato anch'io?
- Certo, che cazzo ti credevi, di vivere in un mondo di ritardati senza beccarti manco un ritardo? C'è gente che ne ha 6 o 7 per emisfero cerebrale, un paio bisogna che te ne prenda anche tu!
- Cosa devo fare?
- Segui le indicazioni

Fanculo tutto, fanculo anche al ritardo mentale, datemi dei vizi, voglio essere vizioso. Io, guardate, tanto che senso ha vivere, fatemi fare il crapulone, dormire e mangiare, e ridere, ridere forte e bere, bere ancora più forte. Sì, sì!

Sono un ritardato anch'io, oh come mi sento bene - come sto male.
Come sono felice - voglio morire.
Non mi capisco, non parlo più con me stesso. Eppure so che sto male, da qualche parte lo so. E non c'è più niente che debba dirmi, ora anch'io sono un ritardato mentale.
Il ritardo è la fuga dalla realtà, per ritrovarsi ritardati mentali di successo, con la bava alla bocca e gli occhi pieni di lucine colorate.
Maledetto ritardo mentale!
Viva il ritardo mentale!
E ora datemi la mia dose di ritardo mentale, quanto costa al grammo? devo farmi! devo farmi!


Non riletto

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