lunedì 20 febbraio 2017

Preghiera del Crepuscolo






L'impero degli antidolorifici
il concistoro delle lacrime
alla ricerca di un rifugio lontano dal sole
nel logoramento disperato degli anni
attraverso la meteorologia dei giorni infranti
Signore del tedio e dei cimiteri
Signore del lutto e del verme
porta spalancata sulla meraviglia del vuoto;
i lirismi di una mostruosità che non può esprimersi
meditando la demiurgia di strapparsi i capelli
fino alla vacuità di gesti e parole;
la chirurgia sperimentale degli attimi
l'inabissarsi di una coscienza percepita come inutile
l'immanenza goffa dei rapporti umani
la frantumazione di ogni riferimento
nell'ecclesia dorata degli psicofarmaci;
Signore dei tramonti sfocati
diafani di incenso e cianuro
agonia dell'insonnia
notte còlta nella sua ora più buia
dolore vissuto fin nelle sue lontananze
geografia della disperazione
meticolosa esecuzione di uno squartamento
morire della natura sotto la neve
luce gelata delle stelle viste dal pozzo
nei sotterranei putrescenti dei ricordi
e alba che illumina macerie
alla resa di ogni speranza
stanchezza che viene dopo il pianto
prima di abbandonarsi al baratro
sognando la tomba dal divano
in un'abulia di esseri e cose
E se qualcosa in questa vita valeva la pena di essere vissuta
si è trattato solo di un attimo nell'eternità;
agitarsi perplesso, miraggio incredulo:
com'è spaventoso lo spettro dell'essere.

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