venerdì 3 novembre 2017

Ballata degli amici Morti


Morte in ordine li prese:


A per Alessandro, crocefisso in agonia
morta la pietà, restò appeso sulla via

B a Biancamaria consumata dall'odiare
quando vita rese se ne andò senza guardare

C appartiene a Carlo, che s'è impiccato in un baleno
dopo avere visto la speranza venir meno

D era di Diego, che si uccise lentamente
giorno dopo giorno tormentandosi la mente

E l'aveva Elena, presa da una malattia
perlomeno avea dalla sua l'anestesia

F per Filippo che cirrosi consumò
finché vita ebbe la bottiglia tracannò

G era di Giulia impazzita di terrore
quando sua bellezza appassiva come fiore

a J gelida morte, ora non ricordo il nome
quasi certamente soffocata dalle chiome

K per Karen annegata dentro al mare
vi cercò conforto perché non sapeva amare

I era di Ilaria che un bel giorno si sparò
triste e solitaria troppo a lungo ci pensò

L, poi, di Luca, fucilato nella rivoluzione
quale non ricordo, sono tutte un'astrazione

M di Matteo che nel pozzo si è lanciato
ora in fondo al buio giace lì dimenticato

N per Naomi che dolore spalancò
fino all'ora buia per sua vita sospirò

O era di Ottavio consumato da ogni vizio
ma che vita tenne a lungo, se ne andò dentro un ospizio

P, per Paolo, fatto a pezzi su un altare
al Signore tenebroso la sua vita volle dare

Q per qualsivoglia, nera Morte è sulla soglia
tristi o felici prende tutti i nostri amici

R a tal Rosanna che pregava estasiata
fuori dalla chiesa cadde morta fulminata

S aveva Sara e disperato era il suo canto
le si ruppe il cuore quando poi si sciolse in pianto

T, per Tony, che voleva andar lontano
ma una strana droga lo portò via piano piano

U di Utopia, che però non è mai nata
morta nella mente che oramai l'ha abbandonata

V avea Vittoria, che tumore divorò
prima di smagrire dal balcone si lanciò

Z è già la fine, muoion anche le bambine
i bambini son già andati, che fantasmi disperati!

Dormon tutti nella terra, senza pace, senza guerra
là nel buio più lontano, che si tengono la mano
dalla vita abbandonati, nient'affatto preoccupati
fanno vermi nelle tombe, abitanti delle ombre.
Bravi, belli, giusti o forti, ora tutti sono morti.

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