mercoledì 4 dicembre 2013

L'incommensurabilmente romantico





Voglio perdermi in un post, ora, per così dire sciocco.
Un post che può piacere a tutti. Non perché tutti siano sciocchi, ma solo perché tutti hanno bisogno di sciocchezze.
In fondo viviamo nel distrarci dal vivere.
Stavo pensando, dicevo, a quei brani musicali che io definisco incommensurabilmente romantici. Da ora per abbreviare li chiamerò semplicemente IR.
Intanto provo a spiegare di cosa parlo.
Parlo, per esser chiari, di quei brani che, per abilità vocali e strumentali di chi li esegue, per melodia, e per testo, arrivano a far vibrare le più alte, le più splendenti corde dello strumento armonioso che noi umani si usa chiamare romanticismo. Romanticismo in amore, che è l'arte dell'accoppiarsi.
Intanto il romanticismo prende il suo nome dalle lingue romanze, e descrive un qualsiasi sentimento, una azione o un'idea non tanto come come realmente sono, ma in base all'emozione o alla fantasia che nell'uomo le suddette cose suscitano.
Spiegato ciò, e ammesso che la musica sia la forma d'arte più accessibile a tutti - anche a troppi - , mi chiedevo, pur avendo già in mente un paio di risposte, quali sono le canzoni IR, se ce ne sono, perché lo sono e che impatto hanno avuto sulla cultura popolare. E nel caso ne abbiano avuto, di impatto, se forse il romanticismo non sia poi, almeno in amore, per tutti la stessa cosa.
Ma mi sto perdendo in chiacchiere



Questa è Woman, di John Lennon, e secondo me è un'ottima IR.
Ha la melodia, il testo, l'interpretazione - dove l'uomo Lennon diviene quasi un bambino sognante di fronte alla donna, alle donne -, è spinta dalla carica emotiva di Lennon stesso e, inoltre, è arrangiato in modo da ricordare un arpeggio. La donna è tutto, è davvero più di una donna, è mamma, è luna, è casa, è significato profondissimo di vivere. Senza non c'è niente perché senza non c'è vita. E nella vita stessa proprio perché è vita la rincorriamo. Lennon è appena stato ucciso ma nel video è presente per assenza, si intuisce, vive in un'attesa incompiuta. Come se dovesse tornare. E Yoko aspetta senza aspettarsi niente.
Insomma, senza dubbio siamo di fronte a un puro atto di amore romantico, dove l'amore diventa oltre se stesso fino a raggiungere ciò che noi vorremmo fosse.
Ovviamente, ma mi sembra inutile dirlo, l'ideale romantico è in tutti soggettivo. Non ne esiste uno che vale per tutti... O si?
Non so. Mettiamola così, se tutti i video che posterò saranno riconosciuti come IR allora, forse, se non per tutti varrà per molti. Non dico per tutti perché qui il campione è modesto.
Certo che essendo la nostra una società molto omologata, l'occidente unico, è anche facile che sia lo stesso per tutti.
Dopo la nenia barocca di Lennon direi che questa può senz'altro essere un IR


Qui il romanticismo è quasi debordante, ne basterebbe la metà, e basterebbe anche la metà della sofferenza tutta romantica di De andré per essere in presenza di un IR tanto grande da apparire insondabile. Un cosmo a parte colmo di luci iridescenti. A mio modesto parere è l'IR definitiva, imbattibile.
Soffre, perché ama, ma in fondo non sa cosa sia l'amore o lo ha dimenticato, perché non ama più, eppure ci pensa, e cosi via... La voce cesella le parole, le fa splendere d'ambra antica, le amalgama in un miele dorato, la melodia ha stanchezza di esistere, il testo disegna scenari cangianti di primavere inafferrabili e d'inverni colmi d'amarezza. In tutto questo qualcuno ha amato, qualcuno non ha mai amato.
Non c'è alcun significato se non la contraddizione stessa.
Difficile dare di meglio. Per me impossibile. Eppure...
Eppure dico subito che ho escluso il mio genere preferito, il prog, perché troppo complesso per suscitare solo un'emozione. Ossia l'amore romantico.
Detto ciò, dov'ero rimasto? Ah. Eppure...


Lungo, straziante, la chitarra piange e l'amore si dispera, è un addio, un ultimo canto; o forse solo l'apogeo della passione di tutta una vita. Io e tu, per sempre, amore mio.
Un'illusione, come la vita, come l'amore. Un'illusione che fa sognare e disperare.
Non raggiunge le vette di De andré ma racconta la sofferenza, e lo fa dannatamente bene.

Certo ce ne sono altre, io per ora ho messo giù queste tre carte, questi tre assi di cuori.
Chiaramente, come ho detto, ognuno ha le sue. O forse no? Forse che queste possono ben valere per tutti?
In quel caso non sarebbe niente di nuovo. Ma sono sicuro non sia così.
Quasi sicuro.

Allora è tutto qui, un tentativo di capire se l'incommensurabilmente romantico esiste, e se è percepito da tutti allo stesso modo.
Io non ci credo, o meglio, credo sia un'illusione.

Ma cosa non lo è?





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